Reshape

Relazioni umane e case popolari

Nel 2011 partecipo ad un workshop internazionale, nella mia città, a Udine, intitolato “Reshape”. Ogni artista è chiamato ad interpretare la tematica “reshape”, ossia, rimodellare; scelgo il tema delle relazioni umane, interpretandolo attraverso il concetto di residenza popolare. Dipingo un opera ad olio, di 89×89 cm, “Reshape relationships” che raffigura una frontalmente la facciata di un edificio con innumerevoli appartamenti, animati, nella penombra azzurra della sera, dalle luci accese a intermittenza, testimoni di una vita oltre la cortina di cemento. L’opera vuole rappresentare l’incomunicabilità di identità distinte ma confinanti: negli appartamenti in condominio spazi minimi racchiudono intere storie di vita, complessità familiari, percorsi quotidiani, isolati e indipendenti fra loro, malgrado l’esile separazione che ne delimita lo spazio privato. Ciascuna unità familiare è connessa da molteplici relazioni con l’esterno del condominio ma ogni rapporto con i vicini nello stesso palazzo è limitato. La residenza è vista come un tessuto dove trama e ordito sono le vite delle persone che si incrociano ma non si saldano fra loro, rimanendo indipendenti e reciprocamente indifferenti.

Incisione: il disegno architettonico replicato in serie

Nel 2015 decido di rielaborare questa tematica sfruttando la serialità offerta dalla tecnica dell’incisione: la possibilità di fare dei multipli mi porta a riflettere sulla serialità ritmica e ripetitiva degli alloggi, a come questi si differenzino fra loro, a come questi vengano personalizzati; realizzo una lastra calcografica in zinco, di formato 89×50 cm, incisa con la tecnica della puntasecca, che utilizzo come matrice per eseguire una serie di stampe, personalizzate da inchiostrazioni differenziate, e da successivi interventi pittorici. Cerco di produrre l’immagine “ideale”, la più esemplificativa dell’atmosfera alienante e complessa di una residenza collettiva.

Innumerevoli paesaggi urbani

Successivamente prende corpo l’idea di ampliare l’indagine sul tema. Ha inizio la serie “Reshape relationships”, composta da opere che raffigurano esempi reali di abitazioni intensive, paesaggi urbani che attraverso la tecnica dell’incisione si delineano nella loro essenza brutalista e priva di qualunque interferenza umana. Dal 2016 vivo in Francia e la mia ricerca si espande nell’ambito delle Cité gli agglomerati di resideze sociali identificati spesso come quartieri “sensibili”. Nel frattempo il mio repertorio tecnico in rapporto all’incisione si é espanso, includendo diverse possibilià sperimentali, dalle più grezze ed essenziali come il carborundum alle più raffinate come la fotoincisione permettendomi un vasto vocabolario espressivo per raccontare innumerevoli paesaggi urbani.